Guerra e dipendenza dalle fonti energetiche estere

Guerra e dipendenza dalle fonti energetiche estere.

Di Salvatore Correale

A volte scrivere cose che sembrano scontate non è banale. Come non è scontato che questa guerra ci faccia riflettere seriamente sul nostro futuro.

Abbiamo finalmente capito quanto siamo dipendenti dalle fonti energetiche che ci forniscono gli altri Paesi e quanto uno stravolgimento socio-politico possa influire sulle nostre tasche.

Il pericolo è che un semplice taglio di fornitura di energia non rinnovabile (fossile; gas e petrolio) ci mette nelle condizioni critiche di vivibilità nelle nostre case.

Con il mio studio sono impegnato nelle attività di Superbonus da ormai quasi due anni ed abbiamo lavorato a tanti progetti di efficientamento energetico. Lo scopo di questa azione è di ridurre i consumi energetici ed i nostri progetti – riferendomi ai fabbricati con un impianto centralizzato – colgono nel segno con risparmi di energia termica dal 30 al 50%.

Questa guerra deve insegnarci che non possiamo più progettare queste riqualificazioni avendo come obiettivo solo la riduzione dei consumi di energia non rinnovabile.

Questa guerra ci deve dare il coraggio di sovvertire le nostre progettazioni con sistemi di climatizzazione che si basano su energie rinnovabili.

Cerchiamo quotidianamente di scardinare le barriere, innalzate dai condòmini con i loro dubbi e le loro perplessità, che immancabilmente ci propinano quando noi tecnici, proponiamo in assemblea un vero e proprio stravolgimento del loro sistema di climatizzazione invernale ed estivo e di produzione di acqua calda sanitaria.

Oggi questo importante cambiamento non è solo “necessario” come ci insegna la guerra Russia-Ucraina, ma è reso possibile da questo fantastico strumento che è il Superbonus, lo strumento che dovrebbe essere protetto dal nostro Governo e non buttato in pasto ai leoni che lo divoreranno fino ad arrivare alle ossa il 31 dicembre 2023.

Ma quali sono le energie rinnovabili?
Lo dice la parola, quelle che si possono rinnovare in ogni momento in quanto prodotte da fonti che usiamo tutti i giorni: aria e acqua. Quindi energia assolutamente pulita.

E quale è il vettore che ci permette di trasformare aria ed acqua in energia?
E’ la pompa di calore (aria-acqua, aria-aria – acqua-acqua).

Esistono in commercio tantissime pompe di calore. Ed è assolutamente possibile sostituire un impianto centralizzato con una caldaia alimentata a gas in un impianto a pompa di calore (eventualmente supportato da una caldaia a gas, in questo caso l’impianto è denominato ibrido).

Un sistema a pompe di calore può climatizzare il condominio sia in inverno che in estate, e può produrre acqua calda sanitaria.

E non abbiate timore se sarà necessario cambiare il sistema di distribuzione (i tubi che collegano questo impianto alle emissioni) o quello di emissione (ovvero l’elemento attraverso il quale si produce calore o raffrescamento nei nostri alloggi).

Questa guerra ci ha insegnato che dobbiamo osare, che dobbiamo abbattere le barriere e le diffidenze dei condòmini, che è arrivato il momento di proporre soluzioni alternative a quelle tradizionali supportate da sistemi fotovoltaici e pannelli radianti. Il tutto deve essere sostenibile, vero. Ma una cosa è certa.

Con lo strumento Superbonus, e con i massimali di spesa che lo stesso ci fornisce, nella stragrande maggioranza dei casi ci permette di realizzare questi impianti senza un costo per i condòmini.

Quindi già da oggi il mio studio CIDIMM si impegnerà – in maniera più decisa rispetto al passato – a far deliberare i progetti sul tavolo con un efficientamento energetico basato sulle energie rinnovabili. Invito i miei colleghi, i fornitori, le imprese di settore,  gli amministratori di Condominio, i Comuni, lo Stato, a divulgare il messaggio che oggi è necessario cambiare.  Cerchiamo di non essere più scossi da queste tempeste che stravolgono la nostra vita.

Monza lì 9 marzo 2022

CEO CIDIMM

Ing. Salvatore Correale